Qual è il modo migliore per pulire, disinfettare e sanificare il monitor?

BenQ
2020/04/08
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È bene tenere pulito il proprio monitor, e non solo in un momento di estrema attenzione per la salute pubblica ma in generale. Anche non pensando a germi e batteri, un monitor pieno di polvere, impronte, macchie e goccioline, magari da uno colpo di tosse, non rende al meglio. Dopo un po’ di tempo, la polvere accumulata contribuirà ad abbassare la luminosità e a spegnere i colori.

Inoltre, a colpi di tosse e starnuti sul monitor, batteri, virus e altri germi finiranno per adottarlo come loro nuova casa, e tutti sappiamo bene che molti di loro possono facilmente sopravvivere su superfici esposte per un bel po’ di tempo. Il monitor non è lì per far felici i germi. Deve far felice te. 

Sanificazione e disinfezione

Secondo le definizioni ufficiali di varie organizzazioni della sanità, come CDC e OMS, disinfezione significare rimuovere la quasi totalità dei germi da una superficie o un’area. Sanificazione si riferisce a un intervento mirato ad abbassare la popolazione microbica entro standard di sicurezza accettabili. Cioè di sicurezza per gli esseri umani, non per i germi.

In termini pratici, sarà possibile al massimo sanificare il monitor, perché i prodotti chimici usati per distruggere in blocco i germi, cioè disinfettare, sono molto forti e in grado di rovinare lo schermo, indipendentemente dai materiali di cui è composto. Usare alcol denaturato, etilico o candeggina, può lasciare segni indelebili sullo schermo o per lo meno rovinarne la splendida superficie lucida o la bella finitura opaca. Meglio evitare anche i detergenti per vetri.

Pare proprio che anche i normali saponi non siano meglio e danneggino gli schermi per la presenza di liscivia che è blandamente corrosiva. Monitor e sostanze corrosive non sono una bella accoppiata. 

Lucido e opaco, anche nella pulizia c’è differenza!

Se lo schermo è lucido e sembra fatto di vetro, è possibile usare un po’ di alcol, denaturato o etilico, per sanificarlo. Questo perché il vetro, come i metalli, resistono agli agenti chimici potenti. Però anche agli schermi in vetro vengono fatti trattamenti antiriflesso che possono essere asportati o danneggiati, se si usano prodotti chimici aggressivi. Inoltre, dato che la maggior parte dei monitor PC ha una superficie opaca con un altissimo numero di microscanalature per ridurre il riflesso, il rivestimento di un LCD mal tollera tutto quello che va dall’alcol al comune detergente per la casa. Meglio non usarli per pulire i monitor con superfici opache. Come detto prima, con questi prodotti si rischia di danneggiare per sempre lo schermo. D’altra parte, comprare un monitor nuovo ogni volta che se ne sporca uno non sembra un approccio così ragionevole, eppure noi li produciamo, quindi dacci retta, non farlo.

Il succo di questo paragrafo è: i monitor lucidi resistono meglio alla pulizia con detergenti liquidi e simili, ma è sempre bene controllare le istruzioni del produttore. Le superfici opache non devono essere mai esposte a detersivi liquidi perché possono rovinare il monitor. Fra l’altro, i detergenti specifici per LCD venduti da molti negozi specializzati servono solo a pulire, cioè rimuovono macchie e polvere, non vanno bene per sanificare o disinfettare. 

Come si fa con le superfici opache LCD?

Il massimo che si può fare è pulire con un panno, possibilmente in microfibra, leggermente inumidito con sola acqua. La microfibra riesce abbastanza bene a rimuovere i germi dallo schermo, e dato che non è abrasiva, non rischia neanche di graffiare la superficie antiriflesso del monitor.

Il panno leggermente inumidito serve per rimuovere le ditate senza dover strofinare troppo e funziona anche per la polvere.

Questa è la procedura in tre punti per pulire tutti i monitor:

  1. Staccare l’alimentazione del monitor: elettronica e liquidi non vanno tanto d’accordo. E in ogni caso è meglio pulire uno schermo spento. Sarebbe bene non esercitare pressione sui transistor che controllano i pixel mentre sono attivi, meglio quindi pulire il monitor quando è completamente senza corrente
  2. Basta inumidire: se il panno sgocciola, va strizzato. Qualunque cosa si stia usando, anche solo acqua, ne va usata poca. L’elettronica e i liquidi non sono grandi amici
  3. Esercitare pressione MOLTO delicatamente: non schiacciare lo schermo mentre si pulisce. Si possono fare movimenti circolari, dall’alto verso il basso, da destra a sinistra... basta non premere lo schermo. In pratica è sufficiente far scivolare il panno sullo schermo. Premere troppo sul monitor può causare pixel bruciati, problemi di uniformità, effetti indesiderati sullo schermo e anche altri tipi di anomalie come il “bleeding”

Non è un problema se il monitor non è perfettamente pulito

A meno di mangiarci sopra, cosa che sconfessiamo completamente e non potremmo mai avallare, non c’è nessun bisogno impellente di avere un monitor senza germi. Non è una cosa semplice da fare, e se si esagera viene meno il senso di possedere un monitor perché si rischia di solo di danneggiarlo.

Per tenere il monitor sufficientemente pulito basta passare il panno una volta a settimana, come descritto qui sopra, in maniera da ridurre al minimo, per quanto possibile, la presenza di germi e rimuovere il ben più importante accumulo di polvere che può compromettere l’esperienza visiva.

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