Oltre alle tipiche specifiche del monitor, come la dimensione del pannello, la risoluzione e il tipo di pannello, anche la gamma di colori visualizzabili e la fedeltà sono molto importanti per i fotografi. Se la riproduzione dei colori del monitor non è ottimale, i fotografi non saranno in grado di ottenere i colori desiderati durante il ritocco delle immagini. Questo ha un grande impatto su chi si affida alla fotografia come principale fonte di reddito. Fortunatamente, la riproduzione dei colori dei monitor può essere quantificata e calibrata. Per quanto riguarda la scelta di un monitor con i colori più naturali e realistici, è una cosa molto importante che tutti i fotografi devono padroneggiare.
Per definizione, la gamma cromatica si riferisce alla gamma di colori che può essere riprodotta su un particolare dispositivo; dal punto di vista scientifico, la gamma cromatica può essere rappresentata utilizzando lo spazio colore CIE 1931. Lo spazio colore CIE 1931 è stato definito dalla Commissione internazionale per l’illuminazione (CIE) nel 1931; consente l’uso di un sistema di coordinate per convertire la misura fisica della luce visibile in un piano bidimensionale (il diagramma di cromaticità xy CIE 1931). Nel diagramma, si può vedere che l’intero spazio colore è racchiuso in un ferro di cavallo. Il bordo curvo è il locus spettrale e la lunghezza d’onda è marcata in nanometri, dal viola a circa 400mm da sinistra al rosso a circa 650mm a destra; questo rappresenta la gamma che può essere visualizzata dall’occhio umano (lo spettro di luce visibile) nello spettro elettromagnetico. Ogni gamma di colori, o gamma cromatica, a cui ci riferiamo spesso come sRGB, Adobe RGB e simili, può essere contrassegnata usando le coordinate R, G e B sul diagramma di cromaticità xy CIE 1931.
The CIE 1931 color space can be described as the basis of all color spaces; color gamuts including sRGB, Adobe RGB and CMYK etc., that we often talk about can be represented using the CIE 1931 xy-chromaticity diagram.
Questo è l’attuale spazio colore RGB standard utilizzato per monitor, stampanti e internet; è stato definito da Microsoft, HP e altri nel 1996. Negli ultimi anni, la maggior parte dei monitor disponibili sul mercato ha gradualmente raggiunto la capacità di coprire il 100% dello spazio colore sRGB, che è più che sufficiente per l’elaborazione media di testi, la navigazione in rete o la visione di film; tuttavia, questo non è abbastanza per i fotografi professionisti! Dopotutto, lo spazio colore sRGB ha circa il 35% in meno di gamma di colori rispetto ad Adobe RGB e non può coprire completamente la gamma cromatica CMYK utilizzata per la stampa professionale. E questo influenza notevolmente la post-produzione e la riproduzione.
Rispetto a sRGB, Adobe RGB, sviluppato da Adobe Company nel 1998, ha chiaramente uno spazio colore più ampio e può coprire completamente la gamma cromatica CMYK utilizzata nel settore della stampa professionale. Dal diagramma di cromaticità xy CIE 1931, si può vedere chiaramente che Adobe RGB non solo ha una gamma cromatica più ampia, ma copre anche la regione blu e verde della gamma cromatica CMYK che sRGB non è in grado di coprire. Questo dimostra che: 1. Quando i fotografi impostano lo spazio colore delle fotocamere e dei monitor su Adobe RGB, possono far combaciare i colori con quelli della scena originale durante il ritocco. 2. In caso di stampa, non ci sarebbe una grande differenza tra i colori visualizzati in anteprima sul monitor e i colori sulla copia stampata. Quindi, questo soddisfa l’aspettativa dei fotografi.
Pertanto, quando i fotografi scelgono un monitor per il lavoro professionale, devono prima considerare i monitor che supportano il 99% della gamma cromatica Adobe RGB. Questa non solo è in grado di fornire una gamma di colori più vicini alla scena naturale, ma consente anche di passare facilmente tra le modalità Adobe RGB e sRGB utilizzando un tasto di scelta rapida a seconda dell’utilizzo.
Hai mai fatto questa esperienza? Quando ritocchi l’immagine di un tramonto o un crepuscolo con luci sfumate, ti capita spesso di trovare zone di colore discontinue sullo schermo. La causa di questo fenomeno potrebbe essere l’utilizzo di un formato di file compresso (come JPEG), oppure potrebbe essere la profondità in bit del colore del monitor. In termini semplici, la profondità in bit del colore si riferisce al numero massimo di colori che un dispositivo può visualizzare. Una maggiore profondità in bit dei colori consente al monitor di visualizzare colori più ricchi, e anche le transizioni di colore e le sfumature saranno più naturali e continue. Dall’articolo precedente abbiamo appreso che l’immagine che vediamo sul monitor è composta da “punti” (pixel), ognuno dei quali è composto dai tre colori primari R, G e B. La maggior parte dei normali monitor, oggi, ha una profondità di colore di 8 bit, il che significa che ogni colore (R, G e B) è presente in quantità pari a 2 alla potenza di 8 (2^8); questo significa che il monitor può produrre un totale di 16,77 milioni di colori.
Ma per i monitor professionali utilizzati da fotografi o professionisti dell’immagine, tale profondità di colore non è ancora sufficiente. Dopotutto, quasi tutti i professionisti dell’immagine scattano principalmente foto in formato RAW e i monitor con profondità di colore a 8 bit non possono aiutare i fotografi a gestire i file RAW a 14 bit. Pertanto, il consiglio è di utilizzare un monitor con un pannello con profondità di almeno 10 bit (in grado di visualizzare 1,07 miliardi di colori) per visualizzare al meglio i colori e le sfumature di luce, così che i fotografi siano in grado di vedere anche le più piccole differenze di colore durante il fotoritocco.
Color bit-depth |
Information quantity per pixel | Total number of colors |
Color bit-depth 8 bit | Information quantity per pixel 256 | Total number of colors 16.67 million |
Color bit-depth 10 bit | Information quantity per pixel 1,024 | Total number of colors 1.07 billion |
Color bit-depth 12 bit | Information quantity per pixel 4,096 | Total number of colors 68.71 billion |
Color bit-depth 14 bit | Information quantity per pixel 16,384 | Total number of colors 4,398 trillion |
The color bit-depth affects the maximum total number of colors that a monitor can display; if the color bit-depth is insufficient, color and gradient discontinuation can easily be seen when photos are displayed on the monitor.
Hai mai pensato a questo problema? Nel mondo ci sono tantissimi colori; una volta che la luminosità, la saturazione o la tonalità variano di pochissimo, un colore cambia. Quindi quale rosso è un vero rosso? E quale giallo rappresenta il giallo corretto? Dal momento che tutti riconoscono i colori in modo diverso, l’identificazione e la preferenza dei colori sono veramente soggettive. Di conseguenza, è necessario utilizzare un metodo quantitativo per garantire che i monitor e i dispositivi di stampa che utilizziamo abbiano le corrette capacità di visualizzazione del colore; il risultato di questo metodo quantitativo è “la gamma cromatica”. Utilizzando la gamma cromatica quantificata e la conoscenza della gestione dei colori, assieme alla normale calibrazione dei dispositivi, possiamo essere certi di lavorare sempre con colori realistici, dall’acquisizione (fotocamera) all’output (monitor e stampante). In altre parole, per ottenere i risultati migliori, i fotografi non solo hanno bisogno di impostare lo spazio colore della videocamera su Adobe RGB prima di scattare e salvare in formato RAW, ma anche di utilizzare monitor professionali che coprano il 99% della gamma cromatica Adobe RGB. Questo consente non solo di avere un’area più flessibile per il ritocco, ma garantisce anche che i colori di output della stampa CMYK siano coerenti con quanto visto sul monitor.
Come definiamo correttamente i colori? E come possiamo essere sicuri che i colori visualizzati sul monitor siano corretti? Fortunatamente, i colori possono essere quantificati. Allo stesso modo, anche il livello di differenza tra due colori può essere definito mediante quantificazione. Questo è il cosiddetto valore Delta E (International Standard Color Difference). Il Delta E viene calcolato utilizzando formule matematiche; tramite i valori Delta E è possibile definire fino a quanto è accettabile la differenza di colore. Più piccolo è il valore di Delta E, minore è la differenza di colore. In altre parole, i colori sono più vicini ai colori standard.
Perché il Delta E è così importante per i fotografi? Delta E rappresenta l’accuratezza dei colori su un monitor. In altre parole, attraverso i valori di Delta E possiamo chiaramente sapere qual è la differenza tra i colori visualizzati dal monitor e i colori standard. Un monitor con una migliore capacità di resa del colore fa sì che per un utente sia più semplice essere soddisfatto del risultato del ritocco. Il Delta E ideale di un monitor professionale dovrebbe essere 0, ma questo è solo un valore teorico; deve essere almeno <3 per essere qualificato. Per un fotografo professionista, utilizzare un monitor con Delta E ≦ 2 è uno dei prerequisiti fondamentali; questo assicura che quando le foto scattate con la fotocamera vengono visualizzate sul monitor, i colori saranno simili ai colori standard. Pertanto, i professionisti delle immagini dovrebbero considerare l’acquisto di un monitor professionale con un report di calibrazione in fabbrica, poiché sul monitor sono già stati effettuati rigorosi test e operazioni di calibrazione da parte del produttore prima della spedizione garantendo, in questo modo, la fedeltà del colore e la tranquillità nell’utilizzo.
Through Delta E, people can find out the difference between the colors displayed by the monitor and standard colors objectively, and help photographers choose the product that meets their needs the most.
Se andate in un negozio 3C noterete che, sebbene tutti i monitor visualizzati sugli scaffali stiano riproducendo la stessa sorgente di immagini, i colori visualizzati su ciascun monitor sono un po’ diversi. Il motivo per cui questo accade non è dovuto solo alle diverse marche e modelli, anche il tipo di pannello (TN e IPS) e le leggere differenze causate dalla produzione di massa sono cause importanti. Il primo aspetto è dovuto al fatto che ogni produttore ha le proprie preferenze in termini di colore, quindi le differenze sono facili da notare quando schermi di produttori diversi vengono messi uno di fianco all’altro. Il secondo aspetto spiega perché, anche quando più monitor identici della stessa marca vengono posizionati fianco a fianco e visualizzano la stessa immagine, è probabile che i componenti utilizzati durante la produzione di massa abbiano creato alcune piccole deviazioni, la cui conseguenza è una lieve differenza nel colore visualizzato.
Tuttavia, non ti dovrai più preoccupare di nulla quando avrai un monitor professionale con colori accurati, giusto? In realtà, una cosa da sapere è che i colori di ogni monitor varieranno con l’aumentare del tempo di utilizzo; come possiamo evitare che ciò accada? Nel prossimo articolo, spiegheremo ulteriormente le operazioni per la regolare calibrazione del colore e la gestione del colore, assieme alla loro importanza.
Did you ever wonder why the colors of each monitor are somewhat different?