Videoproiettore home cinema BenQ: L'esaltazione di quello che vedono gli occhi del regista

Hsin-yao Huang, vincitore del Golden Horse Award come Miglior regista emergente, ha detto di non volere che i colori dei film si affievoliscano su altri dispositivi

BenQ Taiwan

"I ricchi vivono una vita colorata, mentre i poveri vivono in bianco e nero." Questa frase è tratta dal film The Great Buddha+. Il film, per il 90% in bianco e nero, ha vinto 5 premi al 19° Taipei Film Festival ed è valso al suo regista, Hsin-Yao Huang, il Premio come Miglior regista emergente al 54° Golden Horse Film Festival. Huang utilizza il forte contrasto fra i colori e i toni di grigio per esprimere l'impotenza della gente davanti al divario sociale. Come in molti altri film, i colori sono carichi di significato all'interno della storia. Durante la pre-produzione, il regista ha curato ogni minimo dettaglio, dai costumi alle scenografie, occupandosi poi delle luci, della temperatura del colore e delle trame dei costumi durante le riprese, e della luce e del colore in post-produzione, concentrandosi sulle emozioni create dai colori all'interno della storia.

--Bert Monroy

--Immagine fornita da: CATCHPLAY ON DEMAND

Per creare un grande film non bastano gli sforzi del regista, ma anche di quelli di tutto lo staff coinvolto nella produzione. Tutti i dettagli sono connessi fra di loro. Dalla stesura del copione alle riprese sul set, dall'hardware al software, tutti gli aspetti del processo devono essere presi seriamente in considerazione. E, nonostante tutte queste attenzioni, Huang raramente guarda i suoi lavori una volta che sono terminati.

Huang: "A meno che il film venga proiettato al cinema o in un altro ambiente che permette una riproduzione eccellente, non voglio rivederlo. Guardarlo in un ambiente non adeguatamente attrezzato mi mette tristezza", ha detto Huang, senza nascondere una certa frustrazione.

Quali sono gli elementi essenziali per un buon film, secondo un regista professionista?

I continui cambi e miglioramenti della tecnologia hanno alterato il modo in cui la gente guarda i film. Una volta, le ultime uscite si vedevano solo al cinema e, se le si voleva rivedere a casa, erano disponibili solo i VHS. Più tardi, sono entrati nel mercato VCD, DVD e Blu-ray, uno di seguito all'altro. Nonostante le immagini di questi formati video non possano competere con quelle dei videoproiettori del cinema, la qualità dell'immagine è stata notevolmente migliorata, resa più vivida e delicata rispetto a quella dei VHS. Al primo impatto sembra che questi formati abbiano migliorato la qualità visiva. Tuttavia, hanno dei problemi intrinseci che un regista non può ignorare. A differenza di un videoproiettore cinematografico che usa una luce che attraversa una lente trasparente per proiettare le immagini sul grande schermo, questi nuovi media utilizzano un display retroilluminato a schermo piatto. E, con i monitor LED retroilluminati, è molto semplice avere una riproduzione non accurata dei colori.

Quando parli di "rosso", di che "rosso" parli? I progetti che un regista crea con cura sono spesso sottovalutati

H: "Nei film, i colori sono spesso manipolati per ricreare determinate atmosfere. The Great Buddha+ è un film quasi totalmente in bianco e nero, inframezzato da qualche scena a colori. Il contrasto fra bianco e nero e colori è stato utilizzato per sottolineare la tensione della storia. Un altro esempio è il colore rosso. Nel 2014, con il film Grand Budapest Hotel, il rosso è stato saturato, e i toni erano tanto intensi che il film non solo raccontava una storia meravigliosa, ma stimolava anche un senso di conforto nel pubblico. Più tardi, però, quando ho rivisto il film a casa di un amico, il rosso era talmente marcato che mi ha distratto dalla storia. Ecco perché considero la fedeltà dei colori un elemento importantissimo. Quando i colori non sono accurati, il film perde le intenzioni originali del regista e del suo staff. Peraltro, i colori inaccurati potrebbero anche distrarre il pubblico dalla storia, e credo che sia un vero peccato."

Huang è convinto che la fedeltà del colore sia una parte essenziale nella visione di un film. Ma, da regista, può a malapena controllare i colori del film una volta terminate le riprese.

H: "Una volta che il film viene riprodotto, è fuori dal mio controllo. Alcuni lo guardano in TV o sui computer. Di questi tempi, sempre più persone guardano film su smartphone e tablet. Ogni produttore usa le proprie impostazioni e ottimizzazioni per i video. Dico spesso che, quando qualcuno elabora troppo le proprie fotografie, gli altri non riescono più a riconoscere chi sia. Allo stesso modo, quando un video viene eccessivamente ottimizzato perde i dettagli originali che il film intendeva presentare. Per questo motivo ho l'abitudine di non riguardare mai i miei film una volta che sono completi perché i colori originali vengono persi durante la riproduzione su vari dispositivi."

--Immagine fornita da: CATCHPLAY ON DEMAND

La coinvolgente esperienza di guardare un film con un videoproiettore con la qualità di un cinema

I film vengono girati con il principio della fotosensibilità. Agli albori del cinema, venivano registrati sui negativi delle pellicole, mentre adesso vengono filmati con videocamere digitali, che funzionano anch'esse con i concetti di fotosensibilità e proiezione per produrre le immagini. Huang è convinto che il modo migliore per guardare un film con i colori come erano stati intesi dal regista, a parte il cinema, sia utilizzare un videoproiettore.

H: "Quando stavo girando The Great Buddha+, ho pensato le scene per una visione al cinema, senza considerare come sarebbe stato il film alla TV. Non molto tempo fa ho guardato il film documentaristico Il grande silenzio (Into Great Silence) di Philip Gröning utilizzando un videoproiettore W3000 di BenQ. Il film narra la storia di un tranquillo monastero isolato a causa della neve, e di come i monaci abbiano passato al suo interno un lungo inverno.

In tutto il film non ci sono dialoghi, ma guardarlo su un grande schermo, soprattutto con un videoproiettore, mi ha permesso di immergermi completamente nelle scene del film. Mi è sembrato di vivere lì, con i monaci, per tutto l'inverno. Un'esperienza del genere è completamente diversa da quella che offre una TV o lo schermo di un computer.

Per un regista, qual è il modo migliore di guardare un film, a parte il cinema?

Ad essere onesto, è stata la prima volta che ho guardato un film con un videoproiettore su un grande schermo a casa, e mi sento di poter dire che è stata un'esperienza inebriante. Con un dispositivo del genere a casa, ti viene davvero voglia di rivedere tutti i film che hai già visto prima. Magari li hai già visti su DVD o Blu-ray sullo schermo della TV, ma riguardarli con un videoproiettore permette di godersi un livello di profondità e dettagli completamente nuovi."

La serie dei videoproiettori per la casa di BenQ offre un'eccellente qualità delle immagini con qualità full HD, 4K HDR e, grazie all'esclusiva tecnologia di gestione del colore CinematicColor™ che utilizza la gamma cromatica standard internazionale (Rec. 709 e DCI-P3) dell'industria cinematografica, è in grado di ripristinare i veri colori dei film, proiettando le immagini così come sono state intese dai registi. Non c'è da stupirsi che abbia ottenuto le lodi di Huang.

H: "La cosa più importante quando si guardano i film a casa è la qualità di immagini e suoni. Così come i registi seguono la gamma cromatica Rec. 709 o DCI-P3, la televisione e i sistemi di intrattenimento hanno le loro specifiche, che vengono seguite da Blue-Ray e da altre piattaforme di TV digitale. Se il sistema che utilizziamo per vedere i film è in grado di conformarsi alla gamma cromatica standard, i colori visualizzati saranno molto simili agli originali. In altre parole, è in grado di effettuare un accurato ripristino dei colori, che a mio giudizio è l'elemento più importante quando si guarda un film."

Profilo
Hsin-yao Huang è un regista di documentari. Ha una laurea magistrale in Documentary and Film Archiving ottenuta alla Graduate Institute of Studies, National Tainan University of the Arts.

・Dal 2000, i documentari di Huang hanno avuto un'importanza sempre maggiore all'interno dell'industria cinematografica di Taiwan.

・Nel 2011, Huang ha vinto il Primo premio e il Premio per il miglior documentario al Taipei Film Festival grazie al film Taivalu. The Great Buddha è stato il primo cortometraggio drammatico di Huang. È stato nominato come Miglior cortometraggio ai Golden Horse Awards del 2014.

・Nel 2017, Huang ha ampliato The Great Buddha e ha prodotto il lungometraggio drammatico The Great Buddha+. Non solo è stato scelto come film di apertura per il 19° Taipei Film Festival, ma ha anche vinto il Primo premio e i premi per Migliore narrativa, Migliore direzione artistica, Migliore musica e Miglior montaggio. Il film è anche stato nominato per 10 premi al 54° Golden Horse Awards, fra i quali Miglior film e Miglior attore non protagonista. Ha vinto quattro Golden Horse Awards, fra i quali Miglior sceneggiatura non originale, Miglior fotografia e Miglior colonna sonora originale. Dopo vent'anni di produzione di documentari, Huang si è aggiudicato il premio come Miglior regista emergente.

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